HOME OFFICE, DI NECESSITA' VIRTU'?


La situazione socio culturale che stiamo vivendo ha portato le persone ad organizzare in modo alternativo il proprio lavoro e grazie all'apporto di nuove tecnologie sono nate attività che non esistevano prima a cui basta un PC per operare, mentre alcune passate occupazioni hanno subito notevoli trasformazioni, definendo una flessibilità sia di tempo impiegato, sia di locazione, nel senso che il luogo in cui si svolge la propria attività è "ovunque" in uno stato di perenne "on line", in collegamento con il mondo attraverso smartphone e tablet; ovviamente questa situazione non riguarda quelle mansioni definite tradizionali o che necessitano di manodopera svolta in un determinato luogo per motivi tecnico-logistici o attività strutturate in team.
Ma siamo proprio sicuri che l'Home Office sia una situazione con più vantaggi che danni rispetto al vecchio posto di lavoro?



Lavorare nella propria abitazione determina una mancanza di separazione tra vita professionale e tempo libero e di conseguenza un'assenza di limiti da dedicare alla propria attività, creando così uno stato di alienazione, magari mangiando davanti al computer o alzandosi la mattina e posizionandosi subito a lavorare senza neanche togliersi il pigiama... 

Via http://www.woohome.com
Spesso creare una postazione lavorativa in casa non è una scelta, ma una necessità di gestione dei costi: l'affitto, le varie utenze, l'assenza di spostamenti quindi di spese di benzina o biglietti per i mezzi pubblici...  
Un ufficio ha degli oneri non sempre accessibili, soprattutto per i giovani professionisti o per le nuove attività imprenditoriali, le famose start up, ma anche per mamme che si dividono tra computer, figli e faccende domestiche, cercando di avere tutto a portata di mano.


Via www.apartmenttherapy.com
   
Una variante all'ufficio in casa potrebbe essere il coworking, una nuova realtà di organizzazione degli spazi di lavoro, strutturata per la condivisione di locali e di conseguenza delle utenze e delle spese di gestione; questi sono anche ambienti che possono favorire la socialità, il circolo delle idee e facilitare la sinergia e la collaborazione tra diversi professionisti, "muovere, stravolgere, modificare" il mondo del lavoro ormai da tempo stagnante, partendo dalla base: la locazione prima di tutto e la struttura; credo che il coworking sia un ottimo compromesso alla solitudine casalinga/lavorativa un po' alienante fatta di costi sicuramente più contenuti, al raffronto di una spesa più alta ma accettabile e sostenibile, che faccia uscire di casa ed entrare in contatto con persone nella stessa situazione, per condividere non solo lo stesso ambiente ma anche tempo e energie.

Realtà esistenti già nelle grandi città, un progetto possibile anche nei piccoli centri urbani.  


Per chi volesse approfondire il tema dell'Home Office negli aspetti progettuali di arredo e di design, nell'articolo: " HOME OFFICE: UNO SPAZIO TUTTO PER SE " si possono trovare consigli su come organizzare lo spazio, anche con qualche pillola di Feng Shui.


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