Decreto sviluppo: ristrutturare è più conveniente


 "Cambiare casa senza cambiare casa"


Secondo una recente ricerca il 71% degli italiani ritiene che questo non sia un buon momento per vendere casa. Il dato sicuramente fa riflettere. A maggiore ragione se si pensa che solo 6 mesi fa la percentuale era del 66%.
Gli intervistati hanno dichiarato che “questo” non è un buon momento per vendere casa. 
In futuro quando la congiuntura economica tornerà positiva, potrebbero cambiare idea, quindi si tratta di una situazione passeggera; gli osservatori economici concordano nel dire che per tutto il 2013 non ci sono buone prospettive. 
Nel frattempo, perciò occorre sopravvivere o approfittare delle agevolazioni fiscali dettate dall'articolo 11 del decreto legge Sviluppo-Infrastrutture, approvato da Consiglio dei ministri il 15 giugno scorso, che modifica le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e gli interventi di riqualificazione energetica.




Bisogna considerare che molto spesso si cambia casa per ragioni di spazio o per una sopravvenuta esigenza lavorativa o familiare o magari non c’è una reale esigenza ma solo la voglia di rinnovare o migliorare la propria abitazione. 
Un bilocale di 75 mq, se ha una pianta regolare può trasformarsi in un funzionale trilocale; oppure se si ha bisogno di uno Home Office, esistono soluzioni di arredo in grado di trasformare un angolo della propria casa in una perfetta postazione di lavoro. 
Per chi, invece, necessita di un bagno in più esistono nuove soluzioni tecnologiche che consentono di crearlo in pochi giorni di lavoro.
 



Gli incentivi fiscali per le spese* di ristrutturazione edilizia, documentate e sostenute nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del decreto legge fino al 30 giugno 2013, passano dal 36% al 50%.
Il tetto massimo di spesa sale dai precedenti 48mila euro a 96mila euro.
Gli interventi che potranno godere delle detrazioni fiscali sono quelli relativi a restauro, manutenzioni straordinarie, risanamento e ristrutturazione degli immobili residenziali, anche per le parti comuni dei condomini.
Dopo il 30 giugno 2013, la detrazione tornerà al 36% e il limite di spesa massimo a 48mila euro.
Gli incentivi fiscali per gli interventi di risparmio energetico rimarranno pari al 55% fino al 31 dicembre 2012, per poi scendere al 50% dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013.
Il bonus, che può essere ripartito in 10 anni, riguarda sia i proprietari degli immobili, sia i conduttori che sostengono le spese.

*Tutti i pagamenti devono essere eseguiti con bonifico ordinario.

mmagini tratte da:
http://atcasa.corriere.it/gallery/Arredamento/Living/2012/08/22/produzione/produzione_gallery.shtml

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